Il Folk Horror è un genere che sta riscontrando molto successo negli ultimi anni.
In questo articolo scopriremo le principali caratteristiche di questo genere e perché piace così tanto al pubblico.
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IL FOLK HORROR: ambientazioni, temi e elementi tipici
Il termine folk horror è stato utilizzato per la prima volta nel 2004 dal regista Piers Haggard per descrivere il suo vecchio film Blood on Satan’s Claw.
Il Folk Horror è un sottogenere dell’Horror classico e trae origine dalle leggende popolari macabre e misteriose.
Le ambientazioni tipiche sono lande desolate, paludi abitate da streghe, remote chiesette di montagna, paesini che nascondono indicibili misteri, fattorie in campagne isolate dove dimorano individui grotteschi e molto altro. In generale le ambientazioni folk horror si ispirano alla vita contadina e attingono a molti dei temi dalla cultura popolare extra urbana.
I temi più frequenti trattano di antiche leggende legate a luoghi specifici, di rituali esoterici, di efferati delitti commessi in comunità ristrette, di religione e di paganesimo. Gli elementi narrativi tipici che ricorrono più spesso sono la superstizione, l’incomunicabilità tra i personaggi, la silente presenza demoniaca, il senso di isolamento (reale o metaforico), il legame con un distorto cristianesimo delle origini che vede spesso nel diverso o nella donna una fonte di male.
Un genere in rapida ascesa
In un mondo dominato dalla frenetica vita urbana la riscoperta dello spazio esterno alle città e dei suoi misteri rappresenta un ignoto da scoprire. Nelle campagne, lontano dalla contemporaneità, si annida il nostro atavico inconscio collettivo fatto di paure ed emozioni che questo sottogenere dell’horror è in grado di risvegliare. Nell’ultimo decennio, grazie anche alla splendida realizzazione di alcuni film, c’è stata una riscoperta del folk horror.
I 5 MIGLIORI FILM FOLK HORROR
Abbiamo individuato cinque film horror folk che vi consigliamo assolutamente da vedere infatti queste pellicole, oltre ad essere ben realizzate, rappresentano molto bene questo sottogenere.
- BLOOD ON SATAN’S CLAW, di Piers Haggard (1971)
- THE WICKER MAN, di Robin Hardy (1973)
- THE HOUSE WITH LAUGHING WINDOWS, di Pupi Avati (1976)
- THE WITCH, di Robert Eggers (2015)
- MIDSOMMAR, di Ari Aster (2019)
Gli ultimi due film sono i più recenti e rappresentano la riscoperta contemporanea del genere. A differenza dell’horror classico caratterizzato soprattutto dal jump scare, questi film scavano nel profondo delle emozioni umane creando tensione e disagio psicologico.